STEP10) JURASSIC PARK: LA CRITICA AL POTERE SCIENTIFICO


Scoprendo le leggi del mondo e il loro rapporto matematico, l’uomo ha compreso che poteva manipolare radicalmente la natura per perseguire i propri scopi.
Ora, è proprio qui che si inserisce la riflessione in Jurassic Park.
 Il libro e i film mostrano il micidiale conflitto tra natura contemplata e rispettata come principio e natura controllata e manipolata dal metodo scientifico.
Se Galileo Galilei ha messo nero su bianco il metodo della ricerca scientifica, Francesco Bacone ha intuito per primo il potere della scienza nelle mani dell’uomo.
La natura, in Jurassic Park, si ribella, come a dirci che siamo tutti animali e “l’animale uomo” non ha per niente il diritto di essere il dominatore incontrastato dell’universo.
Al netto della componente avventurosa e spettacolare della trama, Jurassic Park presenta molteplici spunti di riflessione sul tema del controllo e in particolare della dirompente forza dell’ingegneria genetica. La prefazione del libro recita: Negli ultimi decenni del ventesimo secolo si è verificata una febbre dell’oro scientifica di proporzioni inaudite: la furibonda e avventata corsa alla commercializzazione dell’ingegneria genetica. Questa impresa è stata portata avanti con tanta celerità, con un così scarno contributo di spiegazioni obiettive da precludere una piena comprensione della sua portata e delle sue implicazioni.
E ancora: La biotecnologia promette di essere la più grande rivoluzione nella storia dell’uomo. Entro la fine di questo decennio avrà di gran lunga sorpassato l’energia nucleare e i computer per quanto riguarda l’impatto sulla nostra vita quotidiana.





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